Un edificio di nuovissima concezione progettato con l’ambizione di costituire un precedente per le trasformazioni a venire del contesto territoriale, basato sui caratteri di urbanità e rigore piuttosto che sulla singolarità audace e alle volte invadente. Questo tipo di approccio permette di inserire l’edificio all’interno della tradizione compositiva del moderno milanese, da G. Muzio a Figini, Pollini e Minoletti, nel tentativo di attribuirgli una riconoscibilità urbana per “familiarità e appartenenza” piuttosto che per ostentata originalità.
(arch. Roberta Contrino)